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Commenti al testo di Salvatore Pizzo
Avvizzendo di stagione

Sei nella sezione Commenti
 

 Salvatore Pizzo - 02/11/2018 16:00:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Annalisa:
Succo dolce mi scorrono sul palato le tue parole, mia cara Annalisa, a commento dei miei umili versi. Dolci e gratificanti, a dire che nessuna fatica è vana. Non posso che ringraziarti di cuore ed esprimerti la mia riconoscenza in un saluto assai caro che. più ancora, è un abbraccio...

 Annalisa Scialpi - 31/10/2018 17:12:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]


Scorre, come vino nuovo, frutto di una nuova

vendemmia, la purezza della verità che corrompe, degrada,

mai posseduta... Ciclo eterno: morte-nascita-vita che sventra

ogni illusione, consegnandoci all’inquietudine del ventre

decomponente della terra.

Bella davvero....

 Salvatore Pizzo - 31/10/2018 02:55:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Cristina:
... ed io non posso che esserti infinitamente grato, anche per quel tuo superlativo assai lusinghiero.

 cristina bizzarri - 28/10/2018 19:44:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Dopo aver letto gli altri commenti, sapienti e profondi oltre che "prosecuzione di un dialogo ininterrotto", non so aggiungere altro che questo: è un testo bellissimo.

 Salvatore Pizzo - 27/10/2018 15:13:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Graced:
Grazie di cuore, mia cara amica, anche per quella riflessione nella quale metti in risalto un aspetto per me assai importante: ovvero il disincanto ed il cinismo, come anche tutta quella pletora di sentimenti che fanno della vecchiaia un coacervo di brutture umane.
Grazie di cuore anche per il superlativo e l’abbraccio che ricambio con grande afflato amicale.

 Salvatore Pizzo - 27/10/2018 15:00:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giovanni:
Monotono non rischi di esserlo per niente, mio caro Giovanni. Anzi le tue considerazioni finiscono per essere ancora più incoraggianti a proseguire lungo la strada difficile.
Grazie di cuore

 Graced - 23/10/2018 19:22:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Arriva l’autnno e come ogni anno la stagione mette in risalto le sue essenze, ma credo che rappresenti la stagione della vita in cui si fanno i bilanci, peccato che passando il tempo, noi si divenga più consapevoli che tante cose in cui credevamo, forse si vanno sgretolando, lasciandoci attoniti ed increduli verso il fututo. Caro Salvatore, mi è arrivata così, è una riflessione che condivido pienamente e tu sei bravissimo come sempre! Un grande abbraccio da Grazia!

 Giovanni Rossato - 23/10/2018 05:31:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Rischio di essere monotono scrivendo per ultimo ma questa è per davvero forse la miglior cosa tu abbia mai scritto anche perchè in perfetto equilibrio trovo contenuti, ritmo e parola.
Che dire se non bravissimo!

 Salvatore Pizzo - 23/10/2018 03:18:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Edi:
L’altro giorno riflettevo sull’insonnia che sembra affliggere questa nostra civiltà, non solo i singoli individui.Un’insonnia che, come ben cogli tu, è espressione di"tormento interiore".Forse perchè l’umanità si trova ad un bivio, in un punto di passaggio tra un’epoca e l’altra...Chissà... In ogni caso ti sono infinitamente grato anche per questa tua lettura così lusinghiera ed oltremodo attenta...
Anche a te un augurio affinchè questa notte possa cullarti con sogni sereni...

 Salvatore Pizzo - 23/10/2018 02:24:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Laura:
lusingato assai ti ringrazio di cuore, augurandoti una notte generosa di sogni felici.

 Salvatore Pizzo - 23/10/2018 02:17:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Franca:
Sì, questo tempo sembra che ce la stia giurando: tira fuori gli artigli e aggredisce con sempre maggior violenza. Con scoppi improvvisi di rabbia percuote a casaccio e dove meno te lo aspetti. Non abbiamo da stare molto tranquili, sembra dirci. E tutti gli uomini impazzano intorno: chi rispolvera lessico da guerra fredda e punta missili sempre più potenti alla propria ed altrui tempia; chi s’accanisce a costruire muri; chi s’attarda ad arricchirsi speculando...Nulla di nuovo mi vien da dire, non fosse per questo clima. Perchè, se ci si pensa bene: ci sono stati secoli di pestilenza, carestia, eventi climatici anch’essi catastrofici, fame e guerra... Forse a stancarci è solo l’età, lo sfiorire delle speranze giovanili che lascia il posto ad un acciaccato lamento, in grado soltanto di farsi terra in bocca...
Perdona questo mio farmi"pioggia battente"
Grazie di cuore con un più che caro saluto e l’augurio anche a te per una notte che possa eserti generosa di sogni felici

 Salvatore Pizzo - 23/10/2018 01:52:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Rosa:
Alle volte mi chiedo se ci appartenga questa natura, se siamo noi stessi questa natura: al punto da essere noi carnefici e vittime, esternatori di un ribollire che risale da viscere a noi ignote, ma che ci appartengono, sono senza dubbio nostre, anche se non abbiamo la minima idea di dove ci digeriscano...
Grazie di cuore, lusingato più che mai.

 Edi Davoli - 22/10/2018 20:06:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Bellissima poesia Sal, decisamente una delle tue migliori.
L’insonnia e l’assenza di requie sono le manifestazioni esteriori di un tormento interiore, una pigiatura che produce un succo aspro che arriva fino in gola e si corrompe. Forse illusione o pietosa bugia. Una notte di sonno profondo e ristoratore!

 Laura Turra - 22/10/2018 19:59:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Stupenda poesia, Salvatore! Un caro saluto

 Franca Colozzo - 22/10/2018 18:50:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Convengo su quanto afferma Rosa Maria. Questa è forse la tua più bella poesia, quasi un canto all’inesorabile volgere della stagione autunnale, almeno come appare oggi nella sua veste fradicia di pioggia.
Dalle mie parti: vento battente, minacciosi marosi che squassano il mare, fulmini che tagliano il cielo come fendenti contribuiscono a rendere in tutta la sua immediatezza un’immagine di improvvisi temporali con bombe d’acqua.
L’incipit suona come un richiamo alla vendemmia, al mosto che, in questo caso, è acqua di ciel pigiata nelle gronde, succo aspro.
Attesa e disincanto si intrecciano in questo ciclo di stagioni che, a ruota, tutto trasforma in polvere al pari della verità che sempre rincorriamo, ma che alla fine risulta corrosa e vizza.
Immagine di tempesta felicemente riuscita in un ritmo incalzante come la pioggia battente. Un caro saluto. Buona serata.

 Rosa Maria Cantatore - 22/10/2018 14:35:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

la natura è, qui, interprete stupenda di uno stato d’animo combattuto, dissonante- oserei dire...

Sai che questa è una delle più belle poesie tue che abbia letto, finora?
E sottolineo "finora" ;-)